È situato sul Montecavallo, a destra della strada che porta a Lonigo, 300 metri prima di giungere al Botteghino vecchio. È composto tutto da pietre squadrate, geometricamente bene accostate. È stato innalzato nel 1983, come da iscrizione posta di fronte, per volontà della signora Adelina Granziero di Orgiano, madre dell’ingegnere Aldo Bruzzo che qualche centinaio di metri innanzi, a destra della strada, ha dato vita ad una azienda familiare modello di vini D.O.C..
Detto capitello, d’aspetto moderno, si presenta come una parete a linea spezzata, raffigurante, suppongo, le continue “volte e risvolte”, ora liete, ora tristi della vita nelle quali la Madonna, se invocata, opportunamente interviene. Simile architettura è pure presente nella prima prospettiva dell’opera stessa l’altare a triangolo e sotto la croce che sta in alto. Tre punti base della vita di un credente.
La nicchia alta cm. 87, larga cm.91 e profonda cm 70 circa, con la statua della Madonna protetta da una vetrata, è posta proprio nel punto giusto, su una pietra a forma di triangolo ottuso e sfaccettato. Sopra la nicchia funge da tetto una pensilina, sempre in pietra.
Il doppio vetro, davanti e retro, dà luce alla statua lignea e permette di contemplarla al suo interno. Essa è di sembianze popolari, finemente vestita e trapunte di fiori e trine. Prima d’essere qui collocata fu benedetta dal Papa Giovanni XXIII, almeno così mi è stato riferito.