30° Anniversario dell'U.P. Val Liona
Domenica 20 novembre 2022
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Don Alfredo con don Stefano e alcuni membri dell'U.P.
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Don Stefano, don Alfredo, don Giorgio con i sindaci di Zovencedo e Val Liona
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Foto di gruppo al termine della Santa Messa
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Don Stefano, don Alfredo, don Giorgio e i chierichetti dell'U.P.
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Momento di festa conviviale a Spiazzo
Domenica, 20 Novembre 2022, la nostra Unità Pastorale ha compiuto 30 anni.
Questo magnifico compleanno è stato festeggiato con grande partecipazione di fedeli a Villa del Ferro, nella chiesa dedicata a S. Martino, con una Santa Messa celebrata dal parroco don Alfredo Grossi assieme a don Giangiorgio Cisco, suo Collaboratore pastorale, e a don Stefano Mazzola, che visse con noi l’esperienza dell’Unità in Val Liona a partire dal 1996 e che ora è parroco dell’U.P Santa Croce – S. Lazzaro di Bassano del Grappa e Vicario del Vicariato di Bassano - Rosà.
L’importante evento è stato coronato anche da un momento conviviale predisposto dalla Pro Val Liona nel capannone installato nel cortile della Casa delle Associazioni a Spiazzo.
La storia della nostra Unità Pastorale è ben narrata da don Pio Cavedon, uno dei protagonisti fondatori dell’Unità, in una lettera pubblicata nel libriccino “Fede e vita in Val Liona”, uscito nel 2011.
“L’unità pastorale – egli scrive - sorse per accorpare le parrocchie vicine che, a causa della diminuzione del clero, sarebbero rimaste senza sacerdote e per realizzare unitariamente i programmi pastorali”.
A rimanere senza parroco fu per prima la comunità di Campolongo, nel 1987, con la partenza di don Giuseppe Marzaro, ma successivamente la stessa sorte toccò a quella di Grancona per la malattia di don Giorgio Dal Molin.
Ciò spinse gli altri parroci ad un’opera di supplenza nelle funzioni liturgiche, ma fu solo nel Novembre del 1992 che il Vescovo Nonis diede ufficialmente avvio all’Unità pastorale Val Liona.
Era una delle primissime Unità ad apparire nella nostra diocesi. Iniziò con tre co-parroci per cinque Comunità: don Franco Corà, don Fidenzio Dal Lago e don Pio Cavedon.
All’inizio – continua don Pio – le singole parrocchie avevano ciascuna il loro Consiglio Pastorale parrocchiale. Al nascere dell’Unità essi furono soppressi e al loro posto sorse il Consiglio Pastorale Unitario (CPU), composto da rappresentanti delle singole parrocchie. Nel 2005 sorse anche il Consiglio Pastorale Unitario per gli affari economici (CPAE), pur restando attivi quelli di ogni singola parrocchia. L’inesorabile calo del numero dei Sacerdoti portò però ad una rapida evoluzione nella struttura delle Unità Pastorali, e quindi anche della nostra. Nel 1997 i parroci erano già due (Don Stefano e don Pio) e nel 2010 si arrivò a uno solo: don Domenico Pegoraro. Oggi essa si è ampliata con l’aggiunta della parrocchia di Zovencedo ed a guidarla è don Alfredo Grossi, coadiuvato da don Giangiorgio Cisco.
“I primi passi non furono facili – scrive don Pio – perché ogni parrocchia si riteneva privata del “suo” parroco e la canonica vuota non era accettata dai parrocchiani”.
Ma il sentire unitario lentamente maturò, mitigando un po’ alla volta l’ossessione del “campanile”. A favorirlo contribuirono molti elementi socio/culturali aggregativi, quali ad esempio la scuola media unica sui banchi della quale già dal 1963 si trovavano uniti tutti i ragazzi della vallata. Elementi aggregativi importanti furono anche i campi scuola estivi unitari, le associazioni sportive (calcio e pallavolo) il nascere del coro Val Liona e della la Pro Val Liona .
Va sottolineato a questo proposito che, a sua volta, anche l’Unità Pastorale ha contribuito molto al formarsi di una identità comunitaria nella vallata, favorendo non poco la realizzazione del Comune unico qual è oggi il nostro Comune di Val Liona, nato senza traumi dalla fusione di San Germano dei Berici con Grancona.
Non si può chiudere però questa pagina di festa senza ricordare che essa fu l’ultima grande cerimonia solenne celebrata da don Alfredo Grossi, il nostro parroco improvvisamente deceduto il 3 marzo 2023 dopo essere stato colpito da ischemia cerebrale nella notte del 13 febbraio. La sua scomparsa improvvisa ha fortemente addolorato tutta la comunità che si è stretta attorno a lui nella S. Messa per l’ultimo saluto, celebrata dal Vescovo Mons. Giuliano Brugnotto e da 65 confratelli sacerdoti della Diocesi.