Il centro si sviluppò nel medioevo al seguito delle vicende del feudo di Villa del Ferro (fino al 1266) dipendente dalla Curtis di Barbarano. Anche la chiesa di San Germano, dedicata al santo vescovo di Capua, dipendeva dalla pieve di Barbarano; alla fine del sec. XIII risulta essere già parrocchia come attestato da una antica firma del chierico d. Manfredus da Campexanis che si svolgeva funzioni. Nel corso dell’800 alcune visite pastorali registrano un sensibile incremento demografico, passando dai 417 parrocchiani del 1820, ai 530 del 1871 quando esiste già il Comune e la scuola elementare, sia maschile che femminile. La chiesa, affiancata ancora oggi dalla sua antica canonica, venne ricostruita nel sec. XVIII (consacrata il 7 settembre 1747). Nei secoli successivi subì altri interventi come una importante decorazione nel 1869, l’ampliamento con la costruzione delle due navate laterali nel 1925, e due restauri, uno nel 1933 e l’ultimo una quarantina di anni fa.
Al suo interno viene conservata una interessante pala d’altare di Gian Battista Pittoni (1687-1767). Pregevole è il campanile del 1757: costruito in pietra locale, alto quasi 40 metri, è sempre stato un vanto per la vallata per il bel suono delle sue campane e la maestria dei suoi campanari.
La chiesa di San Germano, nel suo insieme, si può considerare uno dei più eleganti esempi di architettura religiosa settecentesca del territorio vicentino.

testo a cura di: Giuseppe Baruffato – Volontario ARSAS incaricato alla conservazione degli archivi parrocchiali dell’UPVL